Sile, fiume d’Europa
L’acqua bene prezioso
Nel mondo contemporaneo l’acqua è diventata un bene prezioso. Il riscaldamento climatico causato dalle attività umane, le grandi dighe costruite per sfruttare a scopo agricolo e industriale fiumi immensi, come il Fiume Giallo e il Nilo, stanno portando nel nostro pianeta scompensi enormi. A subirne le conseguenze non è solo l’ambiente naturale, molte popolazioni private di questo bene necessario per la vita sono costrette a spostarsi per sfuggire alla desertificazione. Anche in Italia negli ultimi anni, soprattutto nelle regioni del sud e delle isole sono state individuate delle aree sensibili a questo fenomeno.
Nel nord Italia il problema è ancora limitato. I ghiacciai delle Alpi hanno subito una certa contrazione, però nel complesso la rete idrica che alimenta le falde della pianura è vitale e continua ad alimentare le risorgive, che a loro volta alimentano i fiumi e i corsi d’acqua della pianura padana.
I fiumi di risorgiva
Quello delle acque di risorgiva è un fenomeno fisico e geologico caratteristico di pochi ambienti nel mondo, dove le acque dopo aver percorso decine di chilometri sottoterra incontrando terreni argillosi impermeabili vengono spinte verso la superficie. Le acque così affioranti, dette di risorgiva, hanno caratteristiche molto particolari, in particolare la pulizia e limpidezza. Infatti queste acque subiscono un processo di filtraggio doppio, a monte quando penetrano nel terreno alluvionale e successivamente quando ne fuoriescono nei fontanili, mantenendo una temperatura costante per tutta la durata dell’anno. I “fontanili” e le “polle” di risorgiva danno vita a corsi d’acqua e fiumi che generalmente sono molto modesti, ma che in alcuni casi confluiscono in alvei fluviali più ampi.
Uno degli esempi più notevoli da questo punto di vista in Italia è il fiume Sile, nel Veneto, che con la sua lunghezza di 90 km è riconosciuto come il fiume di risorgiva più lungo d’Europa!
Il Sile: il più lungo fiume di risorgiva d’Europa
Il Sile nasce a Casacorba (Vedelago), in provincia di Treviso, in un’area ricca di acque affioranti di risorgiva, tra le quali “il fontanasso de Coa Longa” (la risorgiva dalla coda lunga) che è la sua sorgente principale. Arriva a attraversare la città di Treviso, dove è ricordato anche in una cantica di Dante nel IX Canto del Paradiso: “e dove Sile e Cagnan s’accompagna, tal signoreggia e va con la testa alta…”. Fino al 1683 scorreva fino a Portegrandi di Quarto d’Altino, quando Venezia ne deviò il percorso nel suo progetto idraulico di salvaguardia della Laguna, portandolo nel precedente letto del fiume Piave che andava gettarsi in Adriatico all’altezza del cavallino, vicino a Jesolo.
Per le sue caratteristiche ambientali il Sile da sempre è un fiume vivo, di acqua limpida e cristallina, a partire dalle sorgenti, come indica la radice indoeuropea del nome: “sel” che significa “sprizzare”.
E difatti il fiume Sile è il cuore del Parco regionale del Sile, l’ente regionale che tutela e gestisce questa importante realtà naturalistica riconosciuta ed apprezzata dal punto di vista turistico non solo in Italia.
E’ oggi possibile scoprirlo e visitarlo, mangiando nelle osterie e trattorie tipiche, dove spesso è anche possibile pernottare, a pochi passi dal corso del fiume, in un contesto naturale di grande fascino.
Grazie all’azione dell’Ente Parco e dei comuni attraversati o prospicienti il Sile è stata realizzata la GreenWay, o Girasile, un percorso ciclo/pedonale immerso nella natura che segue il fiume dalle sorgenti fino a Portegrandi, per una lunghezza di 125 km. Ma è possibile anche percorrerlo in canoa, o affittare dei comodi barchini elettrici a Casier, dove il Sile si presenta in tutta la sua bellezza, conosciuta e riconosciuta ormai anche nel contesto internazionale.
Casier, il comune accarezzato dal Sile
A metà del suo percorso il Sile tocca il Comune di Casier, con cui nei secoli ha stabilito uno stretto rapporto di amore e vicinanza. Nell’ampia piazza che segue l’ansa del Sile che qui curva volgendo verso oriente è possibile godere di una vista mozzafiato, che non può non incantare. Possiamo godercela sedendoci ad un tavolino dell’osteria sorseggiando un buon prosecco accompagnato da una fritturina di “schie”, i deliziosi gamberetti della laguna.
La posizione di Casier, a due passi da Treviso ma ancora paese a misura d’uomo, attraversato da questo fiume denso di vita e ricco di storia, lo rende da tempo uno dei comuni più apprezzati dalle giovani coppie trevigiane per “fare famiglia”. Qui la bicicletta e il cammino sono possibili e praticati. I bambini si muovono in bici per raggiungere la scuola e uscendo a piedi da casa si raggiunge subito l’alzaia, il percorso riservato a cicli e pedoni lungo il Sile, dove incontrarsi, giocare e fare attività sportiva.
Proprio per queste caratteristiche privati e costruttori sono intervenuti nell’abitato esistente, ristrutturando o realizzando nuove abitazioni familiari in un contesto residenziale di grande vivibilità.
Anche per la vigilanza del Comune di Casier questi interventi si caratterizzano per il rispetto della realtà abitativa e ambientale esistente. Che ci abitiate o semplicemente decidiate di visitare Casier, magari pernottandoci un paio di notte, avrete l’opportunità qui, dal cuore del fiume, di scoprire il Sile in tutta la sua bellezza.